Ubicazione geografica Ubicazione fisica
  • Latitudine
  • 42.06 Nord
  • Altezza termoigrometro
  • 220 cm
  • Longitudine
  • 12.80 Est
  • Schermatura
  • Schermo passivo like Davis
  • Altitudine
  • 1030 metri s.l.m.
  • Tipologia
  • Extra Urbana
  • Posizione del luogo
  • Altopiano
  • Terreno
  • Prato erboso rado
  • Clima
  • Df scala Koppen
  • Altezza anemometro
  • 320 cm
    Strumentazione
    Stazione Offset WH6003
    Descrizione morfologica e climatologica della località

    La location prescelta per l’installazione della stazione meteorologica (Pratone di Monte Gennaro, 1030 m. s.l.m.) è situata al termine di un sentiero la cui percorrenza è resa scomoda dal fondo sassoso. E’ distante circa 30 km da Roma e risulta raggiungibile percorrendo dapprima la via Tiburtina in direzione di Tivoli e superando, successivamente, l’abitato di Marcellina nonchè alcuni tornanti fino a Prato Favale (830 m. s.l.m.) da cui si ammira il Monte Morra (1036 m. s.l.m.).

    Dal Pratone si scorge la vetta del Monte Gennaro (1271 m. s.l.m.) da cui si apre un panorama a 360 gradi, eccetto in direzione del Monte Pellecchia (1370 m. s.l.m.), a poca distanza, il più alto dei Monti Lucretili, piccoli rilievi subito fuori le porte della grande metropoli. La visione sconfinata su quattro regioni dell’Italia centrale - Lazio, Umbria, Marche ed Abruzzo – abbraccia i rilievi Sabini, le colline umbre, il Lago di Bracciano ed il gruppo del Terminillo ma permette nelle giornate più asciutte una chiara visione dei monti Reatini, del Cicolano, dei Carseolani e dei Simbruini. L’ambiente è decisamente umido, visti i muschi che ricoprono le rocce ai lati del sentiero, con scenari che durante la stagione invernale creano giochi di luce piuttosto insoliti a queste latitudini per via dei cristalli di ghiaccio che si osservano quando l’ambiente circostante è innevato. Il Pratone di Monte Gennaro è un altopiano oblungo - con una faggeta che segna il confine rispetto ai leggeri costoni delle alture intorno - immerso in un ambiente tra radura, bassa vegetazione, rovi spinosi e rocce sporgenti, scivolose ed insidiose, modellate dal vento; non rari gli agrifogli, dalle foglie verdissime e le bacche rosso vivo; frequenti le presenze di animali allo stato brado.

    Nonostante la scarsa distanza dal mare, la particolare estensione dell’altopiano - racchiuso in una vallata in fondo alla quale sembra visivamente crearsi la conformazione di un catino - rende possibile, nella stagione fredda ed in particolari condizioni climatiche (presenza di neve al suolo, non elevati tassi di umidità relativa ed assenza di ventilazione) il raggiungimento di temperature minime estreme per questa latitudine, dell’ordine stimato di circa 15° sotto lo zero. Questa spiccata attitudine ad una marcata inversione termica è stata oggetto di osservazioni da parte delle due Associazioni (AQ Caput Frigoris e Meteo Lazio) che hanno condiviso l’esperienza ed il progetto per il monitoraggio di questa area geografica finora mai attenzionata.

    Foto

    Dettaglio stazione meteo


    Dettaglio stazione meteo


    Foto di gruppo dei soci delle due associzioni


    Foto di gruppo dei soci delle due associzioni