Ubicazione geografica Ubicazione fisica
  • Latidudine
  • 42° 04' Nord
  • Altezza dal suolo
  • 800 cm
  • Longitudine
  • 13° 01' Est
  • Schermatura
  • Schermo Passivo artigianale
  • Altitudine
  • 515 metri s.l.m.
  • Tipologia
  • Urbana
  • Posizione del luogo
  • Pendio
  • Terreno
  • Tetto
    Strumentazione
    Stazione meteo Oregon Scientific WMR88
    Descrizione morfologica e climatologica della località
    Al confine tra Lazio ed Abruzzo, alle pendici dei monti Lucretili e Simbruini, sorge Arsoli (470 metri s.l.m.), ultimo paese della provincia di Roma sulla via Tiburtina. E’ raggiungibile, dalla Capitale, dall’autostrada A24 – uscita Vicovaro-Mandela - percorrendo per 12 chilometri circa la SS 5 Tiburtina Valeria; da Napoli, uscendo al Casello di Anagni sull’A1 e seguendo dapprima le indicazioni per Piglio-Altipiani di Arcinazzo o Fiuggi-Altipiani di Arcinazzo e, successivamente, per Subiaco; da l’Aquila, uscendo al casello di Carsoli sull’A24 e proseguendo poi lungo la Tiburtina Valeria. Ubicato nella valle del Bagnatore, ove scorre il fiume Aniene, Arsoli è considerata meta ideale per chi è alla ricerca di percorsi naturalistici e di carattere prettamente culturale; a non molta distanza si trovano Roviano, Oricola, Tivoli (dove sorgono i resti della gloriosa Villa Adriana), il più grande dei comuni limitrofi situato a circa 20 chilometri, Subiaco (nei pressi del quale si insediano la Rocca dei Borgia, gli storici Monasteri Benedettini e la stazione sciistica di Monte Livata) e gli Altipiani di Arcinazzo. Anticamente fu insediamento degli Equi ma, intorno al III secolo, a.C. i Romani conquistatori vi portarono numerosi coloni che chiamarono la città arxula ovvero "piccola rocca". L’abbondanza di acqua della zona permise la costruzione degli Acquedotti Claudio e Marcio, che nel I secolo d.C. risolsero in parte i problemi idrici di una Roma in continua espansione. Per le sue caratteristiche di città-museo, è stata definita “la piccola Parigi” da Luigi Pirandello, che qui amava trascorrere le sue estati. La tradizione musicale e canora di Arsoli - a partire dalla sua famosa banda musicale di cui si ha notizia fin dal 1700 - riveste grande importanza nelle tradizioni orali natalizie locali. Esiste, infatti, il museo delle tradizioni musicali, a carattere scientifico e destinato agli studi ed alla ricerca. Da qui è partito il progetto del Museo diffuso - oggi chiamato Ecomuseo - finanziato dalla Comunità europea e dalla Regione Lazio, in base al programma inteso a rivitalizzare i centri minori. Tra le personalità illustri della storia legate ad Arsoli, si ricordano in particolare Giuseppe Garibaldi - che ivi passò, al seguito di oltre mille uomini, la notte del 16 aprile 1849 - e San Filippo Neri, al quale è stata dedicata una cappella nel complesso del turrito castello Massimo. Cuore pulsante del borgo è la Piazza Valeria, sede di una cinquecentesca fontana ottagonale. Degne di visitazione sono altresì le Chiesette di San Rocco, San Bartolomeo e San Lorenzo (la più antica fra tutte) nonché il caratteristico centro storico con le antiche viuzze. Oltre ai tesori artistici, ai prodotti enogastronomici ed alle non rare e suggestive rievocazioni storiche, il paese - che fa parte della Comunità montana dell’Aniene - offre la possibilità di variegate e suggestive passeggiate, come il camminamento che porta al c.d. ‘’Pozzo del Diavolo’’. Continui saliscendi si alternano, per circa due chilometri, in un percorso selvaggio ed incontaminato che si snoda dal parco ai piedi del Castello Massimo fino alla Provinciale verso Cervara di Roma. Camminando tra la folta vegetazione di lecci ed aceri, è possibile godere della frescura e della tranquillità del luogo grazie anche alla presenza di talune aree di sosta. Non lontano da Arsoli, per gli appassionati di misteri, è senz’altro degna di interesse la zona di Vallinfreda, ove la cosiddetta ”Grotta di Re Pipino” custodirebbe, secondo una leggenda, un enorme tesoro, nascosto dal re di Francia Pipino il Breve, durante la sua discesa in Italia o da un signorotto locale di nome Pipino, nel periodo delle invasioni saracene. Climatologicamente, l’area monitorata presenta una temperatura media annuale di circa 13° con gennaio ed agosto che risultano rispettivamente, secondo le statistiche, mese più freddo e più caldo dell’anno. Per quanto la media altitudine possa influenzare in positivo o in negativo gli estremi termici, le temperature minime raramente scendono sotto i meno 10°; riguardo alle temperature massime, invece, si possono superare talvolta i 35°. La ventilazione è mediamente occidentale mentre le precipitazioni – che si manifestano più costantemente ed abbondantemente durante la parte centrale della stagione autunnale - si aggirano attorno ai 1200-1300 millimentri annui. Le rilevazioni sono effettuate, per mezzo di una stazione meteorologica Oregon WMR88 con schermo passivo artigianale – insediata in pendio, a 515 metri di altitudine, su uno dei punti più alti nella parte nuova del paese - posizionata su un palo telescopico avente un’altezza di 5 metri. Caratteristica peculiare della zona è la presenza di una costante brezza che, nelle ore notturne, proviene da Nord-Ovest attivandosi dalla sovrastante Piana del Cavaliere (Carsoli-AQ-) mentre, nelle ore diurne, è generalmente proveniente da Sud-Est. Ciò determina, sovente, che i picchi di vento si manifestino in concomitanza della registrazione della temperatura minima
    Foto

    Visuale installazione stazione meteo Oregon Scientific WMR88 con modifica risoluzione pluviometro a 0,18mm