Ubicazione geografica Ubicazione fisica
  • Latitudine
  • 41° 27' 30" Nord
  • Altezza termoigrometro
  • 250 cm
  • Longitudine
  • 15° 33' 06" Est
  • Schermatura
  • Schermo ventilato Davis
  • Altitudine
  • 100 metri s.l.m.
  • Tipologia
  • Semi urbana
  • Posizione del luogo
  • Pianura
  • Terreno
  • Tetto
  • Clima
  • Df scala Koppen
  • Altezza anemometro
  • 300 cm
    Strumentazione
    Stazione Davis Vantage PRO
    Descrizione morfologica e climatologica della località

    Situata al centro del Tavoliere, si è sviluppata dopo l'opera di bonifica. È sede della Fiera Internazionale dell'Agricoltura e della Zootecnia. È sede di industrie operanti in vari settori: alimentare, tessile, chimico, meccanico e di produzione dei materiali da costruzione, è inoltre sede arcivescovile metropolitana, nonché (dal 1999) sede universitaria autonoma. Nonostante il terremoto del 1731 e i bombardamenti che colpirono la città durante la seconda guerra mondiale, vanta un importante centro storico.
    Foggia sorge al centro del Tavoliere delle Puglie, tra il torrente Celone e il fiume Cervaro. Il territorio sorge in un'area geografica pianeggiante e presenta un'escursione altimetrica di 291 metri, con un'altitudine compresa tra i 19 e i 310 metri. La casa comunale si trova a 76 m s.l.m.. La città giace su terreni di origine argillosa, soggetti a elevato ristagno idrico. Essa rientra nella zona indicata a sismicità media.
    Il clima è mediterraneo, ma con tendenza subcontinentale, poiché la città si ubica a relativa distanza dal mare (circa 30 km in linea d'aria) e al centro del Tavoliere delle Puglie. Ciò favorisce escursioni termiche stagionali e giornaliere piuttosto pronunciate, talvolta anche di 20 °C, soprattutto in presenza di cielo sereno, scarsa ventilazione e bassi valori di umidità relativa. Queste condizioni contribuiscono, specie d'inverno, alla formazione di brinate notturne, allorché la temperatura scende a 0 °C grazie al notevole irraggiamento e conseguentemente al fenomeno di inversione termica. In generale, si contano 4/5 giorni di episodi nevosi all'anno, brevi e senza accumulo. Le nevicate più abbondanti degli ultimi venticinque anni si sono avute il 15 dicembre 2007 con 20 cm; il 7 e 8 aprile 2003, fino a 5–10 cm (significativo vista la valenza temporale); il 16 gennaio 2002, circa 10/15 cm; il 26/27 dicembre 1996 fino a 30 cm e il 3 gennaio 1993, anche in quell'occasione circa 30/35 cm. La temperatura minima più bassa registrata alla stazione meteorologica dell’Aeronautica Militare di Amendola è stata di -10,4 °C nella storica ondata di freddo del gennaio 1985.
    Le precipitazioni sono nel complesso modeste e a seconda degli anni comprese fra 350 mm e 700 mm (469 mm quella media dalla stazione meteorologica di Amendola) e principalmente distribuite nei trimestri autunnali ed invernali. Gli accumuli di pioggia più consistenti, ma comunque quasi mai superiori ai 60–70 mm al giorno, sono associati a depressioni formatesi sul Medio o Basso Tirreno fra ottobre e marzo che richiamano correnti molto umide da est/sudest dal mare, le quali riversano precipitazioni con intensità moderata, ma persistenti. Lo stau, offerto dalla catena appenninica, gioca un ruolo essenziale. L'estate è particolarmente calda, secca e siccitosa: le temperature massime facilmente superano i +34 °C / +35 °C in presenza dell'anticiclone subtropicale africano, superando almeno un paio di volte l'anno anche i +40 °C a seguito di venti di favonio che, cadendo dall'Appennino campano si surriscaldano facendo lievitare ulteriormente le temperature. Memorabili risultano i +47 °C rilevati alla stazione dell'Aeronautica Militare di Amendola (distante però 15 km dal centro urbano) il 25 giugno 2007 la quale rappresenta il 2º record di temperatura massima più alta rilevata in Europa, preceduto dal primato di +48,5 °C di Catenanuova in provincia di Enna il 20 agosto 1999. Contemporaneamente al notevole accumulo di calore nell'atmosfera, eventuali intrusioni di aria umida possono, di solito, generare fenomeni temporaleschi violenti, a volte grandinigeni o raramente associati a microburst. Si ricordino, i tornado che spazzarono la città e parte della provincia nel primo pomeriggio del 25 agosto 1994, con venti superiori ai 120-130 km/h e catalogabili come F1 della Scala Fujita. Intorno alle ore 13 locali dello stesso giorno la stazione meteorologica dell'Aeronautica Militare di Amendola registrò una raffica pari a 142,6 Km/h da sud ovest. I venti, moderati o forti, soffiano prevalentemente da sud-ovest o da nord-ovest. Si registrano numerosi giorni di nebbia all'anno (mediamente 34 secondo i dati della Stazione meteorologica di Foggia Amendola) e concentrati fra novembre e aprile, formatasi o per irraggiamento o per scorrimento di deboli correnti miti e umide di scirocco su uno strato di aria più fredda presente al suolo, che pone la città come una delle più nebbiose del Centro-Sud Italia. Dal punto di vista legislativo il comune di Foggia ricade nella Fascia Climatica D in quanto i gradi giorno della città sono 1530, dunque limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 12 ore giornaliere dal 1º novembre al 15 aprile.

    Foto

    Visuale di insieme della stazione meteo