Ubicazione geografica Ubicazione fisica
  • Latitudine
  • 41.96 Nord
  • Altezza termoigrometro
  • 230 cm
  • Longitudine
  • 13.47 Est
  • Schermatura
  • Schermo passivo Davis
  • Altitudine
  • 660 metri s.l.m.
  • Tipologia
  • Campagna
  • Posizione del luogo
  • Altopiano
  • Terreno
  • Terra battuta
  • Clima
  • Df scala Koppen
  • Altezza anemometro
  • 230 cm
    Strumentazione
    Stazione Davis Vantage VUE
    Descrizione morfologica e climatologica della località

    Luco dei Marsi è posta al centro del sistema dei parchi e delle aree protette abruzzesi a soli 8 km da Avezzano. Caratteristico il centro storico con i tipici vicoli gradonati che scendono verso l'antica riva del lago Fucino e che conservano la memoria del passaggio da borgo di pescatori a centro agricolo.
    Zona di confine meteorologico tra le zone ad ovest che con correnti orientali risentono di ricaduta adiabatica, e dunque secche, e zone ad est colpite invece da abbondanti precipitazioni. I maggiori apporti precipitativi si hanno da correnti con direttrici da ovest, da sud-ovest e da sud-est, che fanno assestare la pluviometria annua sugli 800 mm. Zona che presenta marcate inversioni termiche, con frequenti e notevoli gelate notturne che, specie in presenza di nebbia, determinano giornate di ghiaccio anche in regime sinottico di alta pressione non particolarmente fredda. La stazione meteo si trovi nella parte bassa del comune, in pieno Fucino.

    Dal latino "lucus", che significa "radura del bosco" ed è connesso con "lux", ovvero luce. Nell'alto medioevo, con ogni probabilità, una parte del suo territorio veniva chiamato Penna. La trasformazione del nome da Penna a Lucus sarebbe avvenuta, secondo alcuni storici, tra l'VIII e il IX secolo; secondo altri, solo in data più avanzata, in particolare nel 1137, quando a causa di una terribile alluvione del Fucino e al contempo dell'invasione di una grande quantità di serpenti, i suoi cittadini sarebbero stati costretti a rifugiarsi in un luogo più sicuro. La leggenda vuole che a Luco sia nata la dea Angizia divinità adorata dai Marsi, dai Peligni e da altri popoli osco-umbri, associata al culto dei serpenti. Essendo i serpenti spesso collegati con le arti curative, la dea Angizia era ritenuta in grado di gestirli per fini curativi. Gli antichi popoli italici le attribuivano anche altri poteri magici, come la capacità di uccidere i serpenti con un solo tocco. Il nome "lucus" è, dunque, strettamente legato alla dea Angizia. Numerose sono le testimonianze storiche (monumenti, opere d'arte e resti archeologici) del passato di Luco dei Marsi, che vanno dall'età del Bronzo fino al Medioevo e al Rinascimento.

    Testimonianze preziose riguardano la prima età del ferro con i centri fortificati. Nel territorio luchese c'è la tangibile presenza di "ocres" su un'area rocciosa situata in località Petogna, di fronte a Strada 45 del Fucino e sulle alture di monte Penna. Si tratta dell'acropoli che sovrasta la successiva città italico-romana di Anxa, corrispondente al sito denominato Lucus Angitiae. Il borgo probabilmente ospitò gli schiavi impegnati nella costruzione dell'emissario e dei Cunicoli di Claudio, voluti dall'imperatore romano per prosciugare il lago. Luco, durante il medioevo, fu incluso nei feudi dei d'Avalos per poi passare ai Colonna.

    Foto

    Dettaglio stazion meteo - visuale verso nord-ovest


    Dettaglio stazion meteo - visuale verso ovest


    Visuale di insieme della stazione meteo


    Azienda agricola Angelo Giommo, struttura ospitante la stazione meteo


    Sguardo dalla struttura verso il paese di Luco dei Marsi


    Sguardo dalla struttura verso il paese di Avezzano


    Sguardo dalla struttura verso nord-est


    Posizione esatta da estratto di mappa