Ubicazione geografica Ubicazione fisica
  • Latitudine
  • 42,34 Nord
  • Altezza termoigrometro
  • 200 cm
  • Longitudine
  • 13,38 Est
  • Schermatura
  • Schermo passivo Davis
  • Altitudine
  • 262 metri s.l.m.
  • Tipologia
  • Urbana
  • Posizione del luogo
  • Collina
  • Terreno
  • Prato erboso rado
  • Clima
  • Df scala Koppen
  • Altezza anemometro
  • 220 cm
    Strumentazione
    Stazione Davis Vantage Pro 2 Wireless
    Descrizione morfologica e climatologica della località

    Montorio al Vomano, a 262 metri sul livello del mare, è situato a sud-ovest di Teramo, ad una distanza di circa 15 chilometri dall’omonimo capoluogo e fa parte della Comunità montana Gran Sasso. E’ raggiungibile sia da Roma e l'Aquila percorrendo l’A24 ed uscendo a Colledara oppure a Basciano, sia da Bologna ed Ancona, per mezzo dell’A14, con uscita a Mosciano S. Angelo-Teramo, sia, inoltre, da Pescara e Foggia, sempre tramite l’A14, ma con uscita a Roseto degli Abruzzi.

    La sua storia è inevitabilmente legata al fiume Vomano - il cui percorso si snoda quasi completamente nella provincia di Teramo – che origina sulle pendici del Monte San Franco, sulle estreme propaggini settentrionali-occidentali del massiccio del Gran Sasso d’Italia, all'interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

    Il borgo, che si estende sulla riva sinistra del predetto corso d’acqua, affianca un efficiente e moderno agglomerato urbano ad un pregevole impianto medioevale dominato dai resti del Forte San Carlo. Durante l’epoca medioevale, la località si chiamò Mons Aureus, da cui l'attuale denominazione.

    Montorio al Vomano è nata vicino a Beretra o Beregra, antica località pretuziana, probabilmente corrispondente a Civitella del Tronto. Nel XII secolo la località faceva parte del feudo di Guillelmo, fratello del conte de Aprutio; in seguito è stata ceduta ai De Beauvoir da parte degli Angioini. Nel Trecento, tra i signori della cittadina spicca Gilberto di Saldano; quindi Montorio, dopo avere acquisito il titolo di contea, entra tra i possedimenti dei Camponeschi, famiglia aquilana che la mantiene fino al Quattrocento. Nel 1486, nell'ambito della congiura dei Baroni, si svolge la Battaglia di Montorio che vede sfidarsi i residenti locali con il Duca di Calabria, figlio di Ferdinando di Aragona.

    Tra i monumenti e luoghi storici d’interesse primeggiano il Convento della Santissima Concezione dei Frati Zoccolanti - noto anche come Chiesa dell'Immacolata Concezione – risalente al XVI secolo, al cui interno sono conservati preziosi arredi seicenteschi; la Chiesa dei Cappuccini, fondata nel 1576, conosciuta anche con il nome di Santa Maria della Salute; la Chiesa della Madonna della Sgrima, le cui origini evocano eventi simili al miracolo di Loreto; la Chiesa di S. Antonio, la Chiesa di San Filippo Neri, la Chiesa di S. Maria di Brecciano e la Chiesa di San Rocco.

    La manifestazione più rilevante a Montorio al Vomano è, senza dubbio, il Carnevale morto, tradizione che si ripete sin dagli anni Venti del secolo scorso e che intende festeggiare e celebrare, in modo pungente ed ironico, la morte, cioè la fine, del Carnevale. Un lungo e divertito corteo funebre si snoda tra le strade della città dietro il feretro del Carnevale, mentre la banda musicale del posto alterna canzoni allegre e marce funebri fintamente tristi. I cittadini sono, poi, protagonisti di scenette e rappresentazioni teatrali all'insegna della satira. A giugno, invece, si svolge la "Corsa Pazza Nuda", che rievoca la battaglia del Montorio e comprende una sfilata storica e vari giochi tra cui la "ruzzola delle botti" ed una corsa con le carrozze.

    Tra gli altri appuntamenti, meritano menzione lo Slalom del Gran Sasso e la Festa di San Gabriele, con la fiaccolata della Speranza. La Festa, che in passato era una tradizione immancabile, è stata messa da parte per quasi tre decenni, per poi essere riproposta di recente: via Settembrini, alla fine di settembre, si anima e si colora, con tornei ed esposizioni di auto d'epoca, oltre alla processione sacra. Non manca, poi, una rievocazione dei giochi del passato, con interventi di artisti.

    Florido è l'artigianato locale, del quale una delle espressioni più eccelse è il Presepe, realizzato con centinaia di figure abbigliate con i costumi tradizionali dei vari mestieri. Radicate nel paese sono le arti, in special modo la musica; frequenti sono i concerti nei bellissimi cortili e chiostri del paese.

    La località monitorata presenta un clima di tipo temperato semicontinentale, di transizione tra quello mediterraneo-collinare (tipico della costa della provincia, nonché della zona pescarese e chietina) e quello puramente continentale montano. Le temperature, nel mese più freddo (gennaio), si aggirano sui 5 °C, mentre in quello più caldo (luglio), sui 25 °C. La piovosità è significativa durante tutto l’anno con frequenti apporti nevosi nel corso della stagione invernale. La stazione meteorologica di riferimento è una Davis Vantage Pro 2.

    Foto

    Visuale della stazione meteo Davis VP2