Ubicazione geografica Ubicazione fisica
  • Latitudine
  • 42° 01' Nord
  • Altezza termoigrometro
  • 280 cm
  • Longitudine
  • 13° 04' Est
  • Schermatura
  • Schermo passivo
  • Altitudine
  • 750 metri s.l.m.
  • Tipologia
  • Extra urbana
  • Posizione del luogo
  • Collina
  • Terreno
  • Prat0 erboso
  • Clima
  • Df scala Koppen
  • Altezza anemometro
  • 300 cm
    Strumentazione
    Stazione meteo PCE-FWS20
    Descrizione morfologica e climatologica della località

    Rocca di Botte è un comune italiano di 839 abitanti della provincia dell'Aquila, in Abruzzo. Fa parte del club dei Borghi autentici d'Italia. Rocca di Botte è un comune situato a 750 m s.l.m., posto tra l'Abruzzo e il Lazio, alle falde nord-occidentali dei monti Carseolani al confine con i monti Simbruini e l'omonimo parco naturale. Il paese confina a nord, nordest con i comuni abruzzesi di Oricola, Pereto e Cappadocia; a sud, sudovest con quelli laziali di Camerata Nuova, Cervara di Roma ed Arsoli, segnando la linea di confine della piana del Cavaliere con l'alta valle dell'Aniene. Il nucleo abitato è adagiato sul versante settentrionale del monte La Corte che corona di verde il borgo antico, mentre nella parte pianeggiante del suo territorio a 672 m s.l.m. si trova la zona residenziale di Casaletto, località attraversata dal torrente Fioio. Il paese risulta di origine antica, tuttavia le prime notizie certe relative al territorio risalgono al X secolo, quando probabilmente esisteva un monastero basiliano o benedettino. Nel borgo nel corso dell'XI secolo nacque e visse fino all'adolescenza san Pietro l'eremita, soprannominato "Cavaliere itinerante", che è il protettore del paese. Morto a Trevi nel Lazio, fu proclamato santo il primo ottobre 1215 dal vescovo di Anagni, Giovanni IV. Dal 1173 Rocca di Botte fu soggetta alla signoria di Ottone De Montanea, la cui famiglia governò fino al XIV secolo, successivamente passò sotto il controllo degli Orsini e dal 1496 divenne feudo della famiglia romana dei Colonna grazie alla donazione fatta a questa dinastia da parte di Federico I di Napoli. Il paese seguì le vicende storiche delle baronie della Marsica e in particolare del ducato di Tagliacozzo ed Albe conoscendo il massimo sviluppo edilizio e architettonico durante il XVI secolo grazie ai colonnesi. Tuttavia subì gravi devastazioni per indisciplina e disubbidienza della popolazione: la prima fu ordinata agli inizi del secolo dal vescovo reatino Scipione Colonna, la seconda ben più grave avvenne nel 1557 ad opera dei militi del duca albense. Il paese subì la grave epidemia di peste nel 1656 che ne causò un brusco spopolamento. Il 27 dicembre del 1907 Rocca di Botte conquistò ufficialmente l'autonomia amministrativa, grazie anche all'impegno del comitato civico. Il paese, come tutti i centri della piana del Cavaliere, subì danni a seguito del terremoto di Avezzano del 1915 ma non esiti distruttivi paragonabili a quelli del Fucino e della valle Roveto. Negli anni duemila il comune ha fatto registrare un boom demografico raddoppiando quasi il numero dei residenti rispetto agli anni settanta-novanta. Il paese, situato a ridosso del parco regionale dei monti Simbruini, è considerato una salubre località di villeggiatura.

    Foto

    Dettaglio stazione meteo


    Dettaglio stazione meteo

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